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21 Nov

LA SQUADRA PER LA SQUADRA

Non sono mai stato un tifoso sfegatato ne della Juventus né del calcio in generale.

La prima volta che sono entrato in uno stadio ad un partita è stata per il mio primo lavoro nel mondo Juventus ed è stato per distribuire materiale pubblicitario all’ingresso delle tribune.

Da lì è iniziato il mio percorso all’interno di questo strano mondo passando dall’organizzazione delle partite alla playstation in tribuna est e all’animazione nel gonfiabile “dell’inno”. Se siete Juventini e siete venuti almeno una volta allo Stadium sapete di cosa parlo.

Poi la svolta, in quel pomeriggio di luglio in cui il mio attuale capo mi disse: “ti interessa salire in regia?”

L’emozione è stata tanta, salire quelle scale proibite ed entrare dentro quella sala di cui avevo visto solamente il cartello “accesso vietato ai non addetti ai lavori”

Ora sono tre anni che ho il privilegio, perché di privilegio si tratta, di poter dire di essere parte di uno staff che è invisibile ma che rende ogni partita della Juventus uno spettacolo.

Una squadra per la squadra. È il modo migliore con cui posso definire le persone fantastiche che con la loro professionalità hanno condiviso con me questi tre anni.

Tre anni, mi vengono i brividi a pensare quante partite ho guardato da questa postazione.

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Le risate e le battute per quelle partite “non proprio fondamentali” e la tensione al limite nel dover far risuonare l’inno della champions league al momento giusto durante la semifinale.

Quella musichetta che mi ha portato sul palco del Champions League Festival ad aprire il live set di Robin Schultz, uno dei momenti più emozionanti vissuti dietro una console.

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Ora però sono di nuovo qui, perché il lavoro è lavoro e la mia squadra è pronta a rendere speciale l’ingresso in campo della SQUADRA.

Alessandro Costa

 

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