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24 Ago

UN DJ IN VACANZA

2 settimane di stacco totale.
2 settimane di relax e surf a Fuerteventura.

No, non sono diventato improvvisamente un Travel Blogger (anche se ci ho pensato molte volte), ma semplicemente volevo illudermi/vi del fatto che per un paio di settimane davvero non abbia pensato a musica, consolle, dance floor, bottoni, lucine e levette. Inutile dire che non è stato così.

Dovete sapere che come per ogni mestiere che si rispetti, la deformazione professionale di osservare, commentare e analizzare il lavoro altrui non muore nemmeno in vacanza. In questo periodo lontano dai mega club, festival edm e affini mi sono, però, ritrovato in un paio di situazioni (tra club alternativi e aperitivi improvvisati in una surf house) veramente particolari, ma con qualche minimo comune denominatore e dettagli che si possono osservare solo dall’esterno:

– Quando un DJ si scambia con un altro in consolle, il DJ che ha appena staccato le cuffie rimane in consolle nonostante non abbia più niente da fare (è più forte di noi).
– Il concetto di aumentare gradualmente il ritmo di una serata è un qualcosa di sconosciuto ai più. Si va dal reaggeton al martello pesantissimo senza passare dal VIA e senza ritirare i 200€
– Il DJ d’estate ha il must della canottiera con o senza fisico. Vista la location, sarà il clima da surfista 😉
– L’effetto consolle attira: eh già il DJ al mare funziona ancora ragazzi (ho visto cose che voi umani…)

Scherzi a parte, questa esperienza fuori dalla postazione di comando mi è stata molto utile per capire molte cose e migliorarmi, perché non c’è nulla di meglio che studiare chi fa il tuo stesso mestiere per imparare qualcosa di nuovo.

Si riparte a vele spiegate…ma senza canottiera, quella non riesco proprio!

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