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23 Nov

DUE CHIACCHIERE CON: Alex Martucci

Nel “due chiacchiere con” di questa settimana parliamo di Social Network.

Nella musica, come ormai in ogni business, la figura di un social media manager è fondamentale.
Qualcuno che sappia districarsi tra insight, engagment, audience, excitement e tutte quelle parole inglesi fighe di cui quasi nessuno conosce il vero significato.

Vi presento, quindi, un’autorità del settore, in Italia e non solo. Gestisce un parco clienti che va dai motori all’editoria, dagli eventi sportivi a DJ internazionali.

Ho avuto il grande piacere di poterlo conoscere durante le The Color Run e ho avuto anche la grande fortuna di vedere smontata tutta la mia autogestione social fino a quel momento.

Viva la sincerità.

Al like ed al capello (foto per riferimenti), benvenuto ad Alex Martucci

Ciao Alex

Ciao Ale

Il social network in genere ha cambiato il modo di comunicare di tutti, dai privati alle aziende di qualsiasi settore. Quando hai capito che creare una realtà professionale per gestire questa comunicazione sarebbe stata una scommessa vincente?

Il mio percorso online è partito sufficientemente tardi inteso come soluzione di impresa. Lo colloco nel 2007, ero ad Atene per l’Acropolis Rally e quell’annata Sportiva fu particolare perché Sebastian Loeb dominava, ma non come suo solito. Si era appena ritirato dal Rally Italia Sardegna, a fine prova speciale, per una sospensione rotta se non ricordo male ed ad Atene, arrivò secondo. Era l’ultimo anno della BP Ford, che sarebbe poi divenuta Abu Dhabi Ford, con la quale Marcus Grönholm vinse ad Atene e per quanto sportivamente si parlasse di un risultato che riapriva le carte del mondiale, iniziai a pensare come un prodotto come Facebook, potesse divenire esattamente il prodotto su cui lavorare: gli utenti erano lì ed erano già profilati.

Parliamo di musica e social: da anni ormai i nuovi artisti emergono grazie ai social network. Questo ha portato tutti sullo stesso livello, ma ha anche aperto il campo a talmente tante realtà che ora emergere è ancora più difficile di prima. Quanto la gestione accurata di un social network è importante per un musicista oggi?

Possiamo sostenere che la cura dei propri Social Network in qualsiasi settore tu voglia crescere è essenziale.
Abbiamo la possibilità, noi tutti, di avere un media su cui improntare la nostra immagine. Capitalizzare un patrimonio di followers non è necessariamente ciò di cui tutti abbiamo bisogno ma rappresenta un’opportunità per poter costruire un percorso su una o più piattaforme.

Tu gestisci la parte social anche di grandi eventi. I contenuti si producono in diretta, ma, prima di un evento, quanta preparazione c’è per sapere quali momenti cercare e cogliere?

Team Work makes Dream Work.
Ogni elemento del team che contribuisce ad un evento ha una preparazione teorica e ben scandita del numero maggiore di avvenimenti che possono accadere durante il live.
Su questa base pianificare le opportunità di comunicazione è fondamentale.
Ovviamente non puoi prevedere qualsiasi cosa ma è importante essere preparati ad ogni evenienza attraverso un piano editoriale pre-impostato sui momenti lasciando gestibili le variabili nel minor tempo possibile.

I numeri contano, contano molto. Su questo molti “furbi” giocano applicando la logica del like fasullo in modo da apparire più popolari di quanti in realtà siano. È un ostacolo nel tuo lavoro? Oppure la qualità paga sempre?

I likes e followers acquistati sono un ostacolo importante. Non hai sempre la possibilità di verificare con metodo scientifico il risultato di una attenta analisi strategica che viene fatta a monte, ed emerge solo il numero.
Ciò premesso, credo fortemente che il contenuto faccia la vera differenza perché l’audience divora contenuti non likes.

Il mercato musicale è in crisi esistenziale da anni con l’eccezione di artisti che erano già affermati prima del social.
I fenomeni virali sono gli unici che sembrano davvero riuscire a vendere. Come è possibile?

Il mercato musicale è in una situazione difficile perché non ha capito, cosa che al contrario ha fatto la parte video con Netflix, come gestire i contenuti audio pirata.
Sono certo che il mercato musicale potrà crescere non appena diventerà “Data Inspired”, fornire alla audience ciò che cerca, fissando un giusto costo mantenendo la parte artistica fuori dai talent televisivi.

Ultima domanda: il tuo social preferito e perché!

Ah! A questa non ti rispondo, sarei troppo di parte

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