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13 Dic

LA MINIERA DEL TRASH

Il business del trash è una miniera d’oro e più si scava, più, a quanto pare, si diventa ricchi.

Ne hanno parlato tutti. Nel pre-referendum (chissà poi perché), è stato addirittura invitato in una trasmissione politica (e potremmo aprire un giga dibattito sul livello del suddetto programma televisivo).

Avete capito benissimo: sto parlando di Mr.Pastacoltonno, Bello Figo Swag.

Se con Rovazzi i puristi della musica “vera” pensavano di aver toccato il fondo, con il 50cent de noialtri abbiamo preso la trivella e iniziato a scavare (sempre per rimanere in tema referendari).

Provocazione, comicità, denuncia sociale: forse.

Di sicuro non stiamo parlando di musica! Il primo “cantante” di colore senza il cromosoma del ritmo è un caso di studio da sottoporre alle università.

Uno “stile” (sto esagerando col virgolettato, ma capitemi, è difficile usare certi termini senza virgolette) inaugurato da grandi perle dello Swag made in Italy come Estate di Lil Angels, in cui ricordiamo una memorabile strofa in inglese di Bello Figo, o Truce Baldazzi con “Vendetta vera” (i link ve li risparmio).

Canzoni che parlano della dura e cruda realtà, ben al di fuori della X Factoriana confort zone.

La realtà vera è che le milioni di visualizzazioni sui canali YouTube monetizzati, le pagine che traboccano di commenti, indipendentemente dai toni, portano celebrità, serate e tanti soldi.

Un canale “sul tubo” può rendere più di quanto immaginiate e siamo noi a dargli i soldi. Proprio quelli che criticano i testi, lo sberleffo delle regole, la nostra voglia di fare piazza pulita di immigrati ecc.

Non entro nel merito razziale o politico, mi limito solo a segnalarvi che più vi accanite contro questi “fenomeni da baraccone”, più farete il loro gioco.

Qui la denuncia non c’entra nulla. Si tratta di soldi! E se riempiono i locali ci sarà un motivo.

Vado che mi si scuoce la pasta…… col tonno

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