DUE CHIACCHIERE CON… Bryan Ronzani

Scusate il ritardo.
Il “due chiacchiere con” di solito programmato per il mercoledì (come l’uscita di Topolino), è slittato di un giorno perché ieri (14/12/2016 ndr.), alla fine di una battaglia legale di qualche mese, sono riuscito ad ottenere la restituzione della mia pagina Facebook @AlessandroCostaOfficial (a cui dovete cliccare “like” come se ne andasse della vostra vita), che fu hackerata ad Ottobre e resa invisibile.
Ieri, quindi, è stato un giorno dedicato principalmente al riordino e all’aggiornamento dei contenuti, ma è stata una grande giornata.
Torniamo a noi, il mio ospite di questa settimana è l’esempio che la bravura, unita alla tenacia, possono pagare e che i sogni, qualche volta, ancora si realizzano.
Un amico, ma soprattutto, un grande talento, che ho avuto la fortuna di conoscere durante il tour The Color Run della scorsa estate.
Ora, insieme a Moko e Valeria conduce 105 Weekend su Radio 105, ma è partito da lontano.
Per il “due chiacchiere con” di oggi: Bryan Ronzani aka Byanbox
Ciao Bryan
Ciao Ale
Ballerino, intrattenitore, speaker radiofonico. Tante professioni tutte diverse, da quale sei partito?
In effetti c’è tanta roba, se vogliamo dirla proprio tutta, ho anche una laurea magistrale in Architettura, ma andiamo oltre.
Nel 2003, a 16 anni, appena trasferito a Pescara, sono partito come ballerino di Breakdance e decisi che quella sarebbe stata la mia strada.
Iniziai a ballare alla stazione dei treni, insieme ad un gruppo di ragazzi più esperti.
Dopo qualche anno, tra spettacoli ed altre esperienze, partii ad insegnare nella scuole di danza e continuai per poco più di 10 anni.
Cosa c’entrano l’intrattenimento e la radio? Beh durante quegli anni, tra breakdance ed università, più precisamente nel 2008, ho iniziato a fare l’animatore nei villaggi turistici durante l’estate, il che mi ha portato ad amare il lavoro dell’intrattenimento, l’arte del presentare e dello stare sopra il palcoscenico, non soltanto come ballerino, ma anche come presentatore e performer.
La Radio è arrivata dopo tutto questo, ed è ciò che amo alla follia.
Un’esperienza poco fortunata in un talent ci racconta due cose: la prima è che se si ha talento e tenacia ce la si può ancora fare senza TV, la seconda è che anche quelli che consideriamo esperti sbagliano. Che ne dici?
Credo che la TV abbia un certo tipo di linguaggio, e delle codifiche dovute dal mezzo.
Quello che succede nei talent non deve per forza fare riferimento alla realtà: non è tutto oro ciò che luccica come e, per essere eleganti, non è tutta cacca quella che puzza (Ok! ho esagerato).
La televisione ed i formati televisivi seguono determinati tipi di dettami, non prenderei sul serio tutto ciò che accade lì: è solo spettacolo, nient’altro, non va assolutamente frainteso con altro.
Prima esperienza a Radio 105 con Expo Milano. Mi racconti?
Radio 105 e McDonald’s cercavano per Expo 2015 tre giovani ragazzi italiani che raccontassero l’evento per sei mesi.
Le selezioni sono state dure: più di 400 candidati idonei hanno mandato il materiale (3 demo radiofoniche, 1 video-presentazione, cv, foto).
16 selezionati sono stati invitati a Radio 105 per il colloquio in sede con i Direttori Artistici della Radio, dopodiché solo 3 sono stati scelti, io ero uno di loro.
Si è formato così il trio, insieme a Moko, un ragazzo di Milano, e a Valeria, da Genova.
Insieme abbiamo raccontato l’esperienza di EXPO con un programma dal nome #IMLOVINEXPO su Radio 105, collegandoci “spot” nella programmazione giornaliera, su Radio McDonald’s presente in tutti i ristoranti d’Italia e, ovviamente, sui social con foto, video post ecc.
Ad Agosto la grande occasione di condurre un programma giornaliero su Radio 105, una grande emozione ed un’enorme possibilità, il resto è storia.
Un giro per l’italia con la The Color Run ed il contratto da speaker ufficiale è arrivato. Come è stata l’emozione?
La Color Run 2016 è stato un tour davvero incredibile, una delle esperienze lavorative più divertenti.
Quando sono partito , a fine Aprile, per la prima tappa di Torino, non ero ancora stato riconfermato come Speaker di Radio 105.
Poi, finalmente, a fine Maggio è arrivata la chiamata tanto sperata, quella del Direttore della Radio, Angelo De Robertis.
Mi comunicava che dal primo weekend di Giugno sarei stato ufficialmente uno speaker di 105. L’emozione è stata unica, indescrivibile, la realizzazione di un sogno, l’inizio di un percorso diverso, uno nuovo.
Adesso, coi tuoi compagni di viaggio, sei in onda tutti i weekend. Com’è il rapporto con gli ascoltatori?
Esattamente! Il rapporto con gli ascoltatori è ottimo fortunatamente.
Gli amici di Radio 105 sono una vera famiglia, fondamentali per lo sviluppo della Radio e dei programmi stessi.
Forse un po’ restii quando non ti conoscono, ma una volta “entrato in famiglia”, ti fanno sentire davvero importante, ed è davvero raro, forse unico.
Il programma nel cassetto?
Bella domanda Ale!
C’è ancora tempo, la fretta non porta da nessuna parte, ma non nego che un programma di puro intrattenimento e varietà è il mio sogno. Il tempo e l’esperienza decideranno per me, nel frattempo: duro lavoro, sacrificio e passione, che non deve mai mancare.
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