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04 Gen

DUE CHIACCHIERE CON: Ale Big Mama

Per il primo “due chiacchere con” del 2017, entriamo nel mondo del club più raffinato con un pluripremiato ai Dance Music Awards nella categoria: “Miglior organizzatore di eventi”. 

Nato a Casale Monferrato (Alessandria) ha conquistato l’Italia con i suoi format venduti in tutto lo stivale come ad esempio: il Cat Show, Recall, The Sherwood

 

Benvenuto a: Ale Big Mama

 

Ciao Alessandro 

Ciao Ale grazie dell’invito.

 Iniziamo dal nome d’arte, perché Ale Big Mama?

Tutto è nato 15 anni fa circa, avevo dei soci collaboratori e il nostro gruppo organizzativo si chiamava Big Mama.

Da quell’esperienza ho mantenuto il nome.

 

Tutti ti conoscono come il creatore di format artistici, ma ti ricordi la tua prima serata?

 La mia prima serata è stata l’organizzazione della classica festa delle scuole. Si deve sempre giustamente partire dal basso per capire i meccanismi e per crescere.

L’impegno e la creatività fanno il resto.

 

Riuscire ad arrivare a location importanti non è da tutti, quando è stato il salto di qualità?

Diciamo che ho fatto un lungo percorso, come giusto che sia, partendo dai locali della mia zona, successivamente nella provincia per poi fare il vero salto di qualità al Fellini di Pogliano Milanese dove sono tuttora sono il Direttore artistico.

 

 

Hai da poco aperto il tuo ufficio, mettendo le basi per un altro passaggio di livello, oltre alle serate hai in ballo altri progetti?

 Ne ho diversi in vista, soprattutto per quanto riguarda un discorso di sviluppo di qualità di proposta nelle serate e non solo.

Tutto il lavoro si deve impostare e realizzare nel diurno giorno dopo giorno.

 

I tuoi show sono di altissimo livello, questo comporta budget importanti, in un momento in cui low cost la fa da padrone, quale è stata la chiave del successo? La qualità paga sempre?

Assolutamente sì! La qualità paga sempre! Diciamo che i numeri hanno sempre dimostrato la mia teoria.

La chiave del successo? Non abbassare mai minimamente la qualità! Le cose o si fanno al top o non si fanno. Con me si lavora così.

 

Parliamo di musica, hai un roster DJ di prim’ordine, ma in un momento in cui molti si avvicinano alla console come professione (o presunta tale), quanto conta la figura del DJ in una serata?

Il Dj in serata è una figura importantissima. E’ indispensabile che, chi si presenta in consolle, abbia un’esperienza di un certo tipo. Il Dj forte è colui che mantiene il cliente in pista, lo fa divertire e lo esalta! 

Torino è notoriamente una delle piazze più complicate d’Italia per il clubbing, che ne pensi? 

Torino non è una piazza semplice, abbiamo fatto delle buone cose in passato e anche ultimamente con il format METAMORPHOSI, ma ci ritorneremo a breve in futuro. 

Se potessi scegliere il locale dei sogni da acquistare?

Il Pacha di Ibiza: così potrei sbizzarrirmi con la mia inventiva di spettacoli e filosofia di serate”.

 

 

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